E fino all'anno scorso, cioè per almeno venti anni, non ci ero mai andato...
Poi decisione storica, al rientro da un soggiorno a Dugi Otok la tappa obbligatoria a Plitvice.
Arriviamo che pioveva a dirotto, siamo a inizio luglio e fa un freddo cane.
Quasi quasi tiro dritto e torno in Italia senza far soste, ma invece stoicamente resisto e sotto il diluvio arriviamo in uno degli alberghi intorno ai laghi.
Albergo decente, di costruzione Yugoslava, di ristrutturazione incerta.
Dopo la sistemazione cerchiamo un ristorantino che non sia troppo dedicato ai tanti turisti, giapponesi in testa, che frequentano gli alberghi.
Ne troviamo uno dieci km prima di plivice e qui neanche l'ombra di turisti.
Il giorno dopo uno splendido sole ci sveglia, finalmente possiamo godere della vista dei laghi.
In trenino, anzi in autobus a treno, arriviamo al lago superiore dove si scende e si incomincia il lungo tragitto che costeggia e a traversa i tanti laghi del percorso.
Incantevole, non posso dire altro del paesaggio che offrono i vari laghi, tutti diversi fra loro.
Vietato rigorosamente bagnarsi, è difficile resistere, anche se l'acqua ha una temperatura da frigo.
Che dire, una sosta che è assolutamente da consigliare, veramente una delle meraviglie del mondo.
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