giovedì 15 marzo 2012

isole, isole, isole... meravigliose













ne sono innamorato sin dalla prima volta che ho visitato la Croazia, nel molto lontano 1974.

Con un gruppo di amici avevamo deciso di visitare questa nazione così diversa dall'italia del boom economico di quegli anni.

Una prima tappa a Rab che ci sembrava lontanissima.
Ricordo che al primo traghetto, credo a Senj, arrivammo alle sei di sera, dopo un viaggio massacrante.

Le strade non erano di certo quelle che sono ora (anche se alcuni dicono che non sono migliorate molto), le auto neanche (io avevo una fiat 850 spider, durissima nelle buche infinite) e la velocità media era molto bassa.

Il traghetto era al completo e non ci caricò, così ci consigliarono di raggiungere Jablanac, diversi km più giù, per prendere l'ultimo traghetto della giornata che partiva alle otto.

E via di corsa lungo quelle stradine senza parapetti o segnalazioni varie.

Riuscimmo a prendere quel traghetto e arrivammo a Rab dove cercammo il campeggio che mi aveva consigliato mio fratello... era a Lopar.

Montammo le tende al buio e i mattino dopo vedemmo la splendida insenatura.
Peccato che tutte le sere dall'altoparlante annunciavano "actung, actung, temporale in arrivo, ancorare le tende!"
E bisognava farlo davvero, la forza della bora ci spicchettava le tende e poco mancasse che volasse via tutto.
Ma il mattino dopo tutto era passato e, anche se nell'insenatura del campeggio l'acqua era bassissima fino a cento metri dalla riva, il paesaggio era stupendo.

Di quella vacanza ricordo molto bene che trovare del cibo nei negozi era una impresa colossale, tutti sempre desolatamente vuoti, ma nei ristorantini dell'isola si mangiava bene e si spendeva pochissimo.
Lì ho conosciuto i cevapcici, le polpette alla griglia di carni miste, ottime.

La vacanza però non era stata positiva e così per diversi anni non ci siamo più tornati.


Poi nel 1984 ho deciso che era ora di farlo anche grazie a un catalogo di case vacanza che le descriveva come molto grandi e a prezzi interessanti.
Così siamo tornati, prima una settimana a Pag e poi un'altra a Rab.

Da allora la mia frequentazione è stata assidua e ho cercato di visitare le isole che mi ispiravano di più.
Ma questo lo vedremo più avanti

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